Ecco le 5 doti che le risorse umane devono avere nel post emergenza, per affrontare nel migliore dei modi l’inedito scenario lavorativo che si prospetta all’orizzonte
Quali saranno le 5 doti che le risorse umane dovranno avere nel post emergenza, per affrontare al meglio le incognite della situazione lavorativa che si prospetta all’orizzonte?
A volerla leggere in chiave ottimistica, la pandemia può, anzi deve diventare un’opportunità per i reparti HR di essere più proattivi nell’organizzazione aziendale e nella risoluzione delle problematiche legate alla selezione e gestione del personale e alla pianificazione dei turni.
Inevitabilmente, il reparto HR è chiamato in causa in maniera sostanziale nel definire linee di azione che determineranno le future evoluzioni del mercato del lavoro.
Scopriamo insieme quali sono le 5 skill che un dipendente del reparto risorse umane dovrà necessariamente avere, per affrontare al meglio le necessità legate al nuovo scenario lavorativo post-emergenza.
Lo scenario lavorativo post emergenza: aspettative e pronostici
La pandemia ha messo a dura prova le aziende, rendendo necessaria la messa in atto di strategie volte a contenere gli effetti negativi delle ripetute chiusure, volte a tenere alta produttività aziendale.
Tra queste, lo smart-working e il lavoro ibrido, soluzioni finora inedite per la maggior parte delle aziende, si sono rivelate estremamente efficaci per coniugare la necessità di continuare a lavorare all’obbligo di restare in casa, per ridurre i costi e mantenere invariata la produttività aziendale, con un occhio sempre puntato sulla soddisfazione dei dipendenti.
Appare quindi plausibile che le aziende continueranno a preferire soluzioni lavorative ibride, a prescindere dalla durata della pandemia: per i reparti HR adattarsi a questo scenario rappresenta sicuramente una sfida, ma anche un’opportunità da non lasciarsi sfuggire.
5 doti che le risorse umane devono avere nel post emergenza
La maggior parte dei processi HR è stata inibita dall’adozione da parte delle aziende di forme di lavoro a distanza: i rapporti interpersonali infatti sono il fulcro dell’attività del reparto risorse umane.
Per continuare ad inserire i nuovi dipendenti, a trasmettere cultura e valori aziendali, a mantenere i dipendenti coinvolti e informati e a monitorare le performance, è fondamentale che chi opera nel reparto HR trovi nuove soluzioni studiate in base alle diverse esigenze aziendali.
Quali sono le skill indispensabili in questo nuovo scenario?
Scopriamo insieme le 5 doti delle risorse umane indispensabili nel post emergenza.
Empatia, capacità di comunicare e ascoltare.
Per chi fa delle relazioni interpersonali il core della propria attività lavorativa, la parte comunicativa resta fondamentale anche in relazione al lavoro ibrido. Pianificare call aziendali da remoto o organizzare riunioni in presenza a cadenza settimanale può essere un buon modo per mantenere i dipendenti coinvolti e focalizzati sugli obiettivi aziendali comuni.
Capacità di problem solving e multitasking.
Sono skill indispensabili quando bisogna tenere conto di un gran numero di variabili nel proprio lavoro.
Affrontare un problema, individuare le soluzioni concrete più idonee a risolverlo e tra queste scegliere quella più rapida e meno dispendiosa è sicuramente il modo più efficace per mantenere alto il grado di soddisfazione dei dipendenti in azienda, anche in lavoro agile.
Flessibilità e pensiero laterale.
Una buona duttilità mentale è indispensabile sempre, ma ancora di più in periodi di incertezza. Essere flessibili significa sapersi adattare rapidamente alle circostanze che cambiano, anche in maniera improvvisa.
Per riuscirci è indispensabile anche allenare il pensiero laterale o divergente, ovvero quella capacità di pensare fuori dagli schemi che permette di affrontare situazioni non comuni ideando e adottando soluzioni alternative.
Visione a lungo termine.
Comprendere e intercettare trend, prospettive e scenari futuri resta una dote indispensabile per chi lavora alle risorse umane, soprattutto in una fase di mille possibilità diverse come quella che stiamo attraversando.
Avere una visione a lungo termine sul futuro dell’azienda e del mercato del lavoro aiuta le HR a fare previsioni realistiche, prevenire eventuali risvolti futuri di decisioni prese nel presente e a pianificare la rotta aziendale passo dopo passo, con un buon grado di approssimazione su cosa aspettarsi a medio e lungo termine.
Capacità di pianificazione e organizzazione.
È chiaro che, vista la mole di scadenze, di task e di appuntamenti di cui tenere conto, saper pianificare e organizzare le attività dei dipendenti è l’unica maniera efficace per monitorare e valutare l’andamento aziendale.
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