Come cambierà la sanità pubblica dopo l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus? Ecco una possibile prospettiva futura che mette l’accento su tecnologie e strumenti digitali come StaffRoster
Il sistema sanitario nazionale è stato messo a dura prova dalla pandemia di Coronavirus alla quale, chiaramente, non eravamo preparati: ora che la diffusione del virus sembra sotto controllo, è arrivato il momento di pensare ad una ristrutturazione profonda della sanità italiana e delle sue prestazioni, soprattutto in previsione di una seconda ondata di contagi che purtroppo gli esperti non escludono.
Quali sfide attendono il sistema sanitario post-Covid?
La gestione delle emergenze sarà sicuramente al centro delle prossime riforme del sistema sanitario nazionale, ma non sarà l’unico nodo cruciale: la pandemia ci ha fatto in qualche modo dimenticare che esistono altre patologie, messe in secondo piano dall’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus, che hanno bisogno di prestazioni sanitarie efficienti e all’avanguardia, seppure non urgenti.
La prima grande sfida della sanità italiana sarà quindi quella di tornare alla normalità, anche nell’eventualità che il virus torni a diffondersi il prossimo autunno, continuando ad offrire gli stessi servizi sanitari, se non con le stesse modalità quantomeno con gli stessi ritmi e la stessa affidabilità del periodo precedente all’emergenza.
Da un lato quindi sarà necessario potenziare i reparti deputati alla gestione delle emergenze, dall’altro liberare strutture e personale sanitario in modo da poter garantire i tradizionali servizi sanitari anche nell’infausto caso di una possibile seconda ondata.
Di cosa avrà bisogno la sanità italiana per ripartire?
Una migliore organizzazione sanitaria territoriale, una gestione intelligente dei servizi amministrativi e sanitari, una accurata pianificazione delle risorse, sia economiche sia umane, saranno la base di partenza per riformare il sistema sanitario.
La politica avrà sicuramente la sua parte nella riorganizzazione della sanità pubblica, con il potenziamento dell’autonomia regionale e l’erogazione dei fondi necessari a “oliare” la macchina sanitaria.
Ma altri aspetti, non meno importanti, riguarderanno:
- i processi di organizzazione e gestione
- le procedure (anche burocratiche) di presa in carico dei pazienti
- la scelta di modelli di organizzazione aperti e flessibili che siano in grado di rispondere a diverse esigenze
- La gestione delle risorse (finanziarie, tecnologiche e umane) con un approccio integrato
Ecco allora che il digitale, con i suoi strumenti e le sue tecnologie, giocherà un ruolo cruciale nella riorganizzazione del sistema sanitario post Coronavirus.
L’importanza del digitale e delle nuove tecnologie per la sanità pubblica
Il digitale sarà un supporto indispensabile nella sanità del futuro in tutti gli ambiti di azione, dalla prenotazione delle visite, ambito in cui si sono già visti i primi progressi, alla cartella clinica digitale, fino alla gestione delle risorse per un’ottimizzazione capillare della rete sanitaria: al centro di questo discorso ci sarà l’importanza dei dati e di un loro corretto utilizzo, sia per quel che riguarda il paziente e la sua storia clinica, sia per quel che riguarda il personale sanitario.
Non bisogna mai dimenticare infatti che il sistema sanitario è fatto prima di tutto dalle persone, da un lato i pazienti e dall’altro i medici e in generale tutti i membri dello staff sanitario: gli sforzi per riformare la sanità dovranno andare nella direzione di permettere agli attori protagonisti della sanità pubblica di “connettersi” in modo rapido ed efficiente, per raggiungere insieme l’obiettivo di una cura efficace.
StaffRoster può essere un valido aiuto per riorganizzare la sanità italiana
L’organizzazione del personale sanitario in materia di turni, doppi turni, giorni di riposo e gestione delle assenze sarà quindi un elemento centrale: la digitalizzazione di questi processi permetterà indubbiamente di risparmiare tempo prezioso ed automatizzare alcune procedure che, se svolte manualmente, richiedono un duro impegno e possono essere soggette ad errori.
Un’ipotesi che è stata da più parti formulata è ad esempio la possibilità che la rete sanitaria si sposti verso le case dei pazienti, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza dei pazienti cronici, rendendo quindi ancor più importante avere uno strumento efficace di gestione dei turni di servizio dei membri dello staff sanitario.
In questo StaffRoster può rappresentare un alleato indispensabile per una pianificazione di turni ed orari di lavoro efficace che permette di:
- Limitare al minimo gli straordinari ottimizzando le risorse disponibili
- Ridurre sensibilmente il rischio di errore umano nella pianificazione dei turni
- Gestire rapidamente le emergenze individuando, in caso di assenze impreviste, i membri del personale sanitario più adatti a coprire un determinato ruolo in base alle loro competenze
- Prevenire la sindrome di burn-out del personale sanitario legata allo stress che medici e infermieri si trovano ad affrontare, soprattutto in periodi emergenziali come quello che abbiamo appena vissuto
Il settore sanitario rappresenta la prima area funzionale in cui StaffRoster ha storicamente trovato applicazione: oggi il nostro software permette una efficace gestione delle unità operative, anche complesse, come il pronto soccorso, garantisce un accurato calcolo del fabbisogno, permette pianificazioni semplificate grazie alla creazione di schemi di turnazione e squadre di lavoro e molto altro ancora.
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